Epidemia da coronavirus: ecco il testo completo del Decreto Rilancio

Abbiamo ricevuto dalla Consulta Regionale delle Associazioni delle persone con Disabilità e delle loro famiglie (C.R.A.D.) il decreto rilancio di 323 pagine. E’ molto importante sapere quanto è stato deciso per la ripresa in sicurezza. La Consulta ha scritto anche: per quanto attiene la 104, l’articolo 72 parla dei permessi lavorativi di cui segue un sunto.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto rilancio vengono confermati i giorni extra per i permessi previsti dalla legge 104 per maggio e giugno a causa dell’emergenza coronavirus. Nel dettaglio, infatti, per maggio e giugno i giorni per i permessi aumentano rispetto ai consueti 3 mensili stabiliti dalla normativa che regola la legge 104. Il governo, in considerazione dell’emergenza legata al covid, ha deciso di confermare l’introduzione di 12 giorni extra che, sommati a quelli già previsti, fanno salire il computo totale a 18 giorni fruibili per maggio e giugno, nella fase di convivenza con il coronavirus.

permessi per la legge 104 possono essere fruiti da lavoratori con disabilità ma anche da chi assiste familiari o affini fino a 2° grado con grave disabilità. Inoltre, i 12 giorni per i permessi extra possono essere fruiti distribuendoli tra maggio e giugno o tutti nello stesso mese senza vincolo alcuno (mentre i 3 giorni previsti dalla legge 104 al mese restano vincolati a maggio giugno). Riepilogando, quindi, la situazione dei permessi fruibili è la seguente:

  • 3 giorni a maggio;
  • 3 giorni a giugno;
  • 12 giorni tra maggio e giugno;
  • i permessi non fruiti non possono essere cumulati.

Non cambia nulla, invece, per la domanda dei giorni extra di maggio giugno. Nessuna novità per quanto riguarda la domanda. Chi è già stato autorizzato per i permessi dei 12 giorni aggiuntivi già a marzo e aprile non deve fare nulla. I datori di lavoro sono tenuti a concedere l’estensione dei permessi come nella precedente autorizzazione.

Chi deve ottenere l’autorizzazione, invece, deve inoltrare la domanda all’Inps tramite i Servizi online per il cittadino, o tramite il portale web dell’Ente (è necessario il codice Pin), oppure chiamando il numero Inps 803.164 (tenere a portata di mano il codice Pin), o anche tramite patronato.

Decreto Rilancio